Venerdì 17 Settembre 2010, si spengeva Alfonso, il fraterno amico e compagno di tante avventure.
Arrivò questa,
Il titolo è la frase che Alfonso diceva ogni volta che ci si lasciava, rimandando al prossimo futuro incontro.
Credevo che a cent’anni avrei brindato
Con te alla strada fatta tutt’un fiato
Venture amori e tante allegre gesta
Avremmo raccontato ad ogni festa
Forse a quel tempo e mille imprese fatte
Saremmo stati pronti al triste fatto
Che invece è qui avvenuto anticipato
Eppure qua nessun l’avea chiamato
Chi in questa vita breve t’ha incontrato
Di certo avvertirà il vuoto lasciato
Quel vuoto che era pieno di allegria
Di gioia eppur saggezza e simpatia
Chi c’abbia entrambi assieme conosciuto
Di certo come tutti s’è ingannato
Lessico mio accademico e forbito
Col tuo italian confuso ha si assortito
Eppur più d’ogni altro mi sei stato
Maestro e amico caro regalato
Le cose da te saggio che ho imparato
In nessuna facoltà fan laureato
Innamorarsi è facile per tutti
Sia belli dolci cari ed anche brutti
Passato poi il momento dell’ardore
A pochi eletti è dato, dare amore
In questo Maestro e amico m’hai insegnato
Che chi davvero ha amato è mai inseguito
In quanto che ver’ama con il cuore
Rimane fermo e saldo al dopo ardore
All’amor che dopo fiamma non più abbonda
Il solo vero eroe riesce a far sponda
Costruendo ad ogni giorno il vero amore
che il creato gli ha affidato con l’ardore
Ad ogni avversità ripresentata
Più forte hai amato forte la tua amata
Così l’insegnamento più importante
Da te l’ho avuto sì semplicemente.
Se c’è una spiegazione a questa storia
È che in cielo t’han chiamato per la gloria
Tra gli angeli si diceva ultimamente
Tristezza si vedeva di frequente
Di certo di lassù quel che comanda
Il Migliore ha richiamato alla faccenda
In pochi son capaci con saggezza
a strappare un gran sorriso e via tristezza
La prova di codesta situazione
Risiede nel mio cuore a profusione
Son poche certo l’or che sei partito
Eppure così triste mai son stato
Eravam d’accordo ancor di vecchia data
Che morte avremmo vinto in gran risata
Perdonami se il patto non rispetto
Ma proprio una risata non ho in petto
Se cerco nel profondo del mio cuore
Ci sento un blocco grande di dolore.
So solo che un bel dì ci rivedremo
Le solite risate rifaremo
Quaggiù l’età ancor si conta in anni
Dove sei tu son solo pochi accenni
So solo che sarà in prossima vita
Rinasceremo certo qui incarnati
Rivoglio averti al fianco com’è stata
La tua amicizia è già riprenotata
Fra un po’ farai già lì una gran bisboccia
Al tavolo centrale con il Boccia
Una benedizione in real parlato
Son certo che testè avresti approvato :
“Possano le prodigiose energie dell’universo accoglierti nella loro luce “
Così concludo Alfonso il mio tributo
Per quel ch’è stato averti al fianco avuto
Un solo grande GRAZIE è il mio saluto
Maurizio